santerasmo

Ho quasi finito, grazie ad un bel periodo di insonnia, “Vivere per raccontarla” di G.G. Marquez, uno dei miei autori preferiti. Mi ha un po’ deluso perche’ in questo libro, che e’ un’autobiografia, l’autore si nasconde dietro a fatti, date, traslochi, cambiamenti di lavoro, ecc. Insomma sembra un particolareggiatissimo curriculum; forse Marquez sentiva la necessita’ di chiarire alcuni punti.
Una cosa che mi ha stupito un po’ e’ la quasi completa mancanza di donne in tutto il racconto, a parte una miriade di prostitute, nessuna delle quali ha avuto un nome, e la madre dello scrittore.
Nel descriversi egli tiene a sottolineare la sua grande timidezza che forse sara’ il motivo per cui, ripeto, si e’ nascosto per tutto il libro.
Comunque e’ una lettura interessante perche’ si riconoscono, negli avvenimenti della sua vita, gli embrioni che hanno poi generato i romanzi dell’autore.
Mi mancano poche pagine per cui non credo che riusciro’ a cambiare idea, ma se cosi’ fosse, rettifichero’.

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