Il nostro caos quotidiano


Ieri mattina sono andata a lavorare da un cliente a piedi perchè in centro non è possibile parcheggiare.
Quindi sono tornata a casa, ho preso la macchina e sono andata a prendere Marco all’asilo; poi siamo andati a pranzo dai miei (35 minuti per 5 Km).
Dopo pranzo dovevo tornare dal cliente per cui sono tornata a casa, ho lasciato la macchina e sono andata a piedi a lavorare.
Quando ho finito sono tornata a casa, ho preso la macchina e sono andata a prendere Marco (e ritorno).

Tutto ciò per riuscire a lavorare circa 4 ore in tutto.

Lo so che nelle grandi città è sempre così, lo so benissimo, ma non sto parlando di una grande città.
Sto parlando di una città piccola, tutta in pianura, in una giornata di sole.

Mi chiedo come siamo riusciti a creare questo immenso caos.

Nel frattempo è stata anche abbattuta la più grande quercia di Terni, quella che stava davanti all’ospedale; sembra che potesse crollare.
Forse cercava di abbattersi sopra alla feccia che stazionava sotto le sue fronde; quella è ancora là, lei invece non c’è più.

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